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BASTA CON LA PRECARIETA' DEL PERSONALE ATA!

Scritto da Michele Nudo. Postato in Il Punto!

di Michele NUDO *

A guardar bene quel numero, viene voglia solo di piangere! 6.260, questo il contingente previsto di immissioni in ruolo per il personale ATA, per tutte le qualifiche a livello nazionale per l’anno scolastico 2017/18.

E’ evidente, per chi come noi ogni giorno è a fianco dei lavoratori della scuola, che il  numero del personale che a breve stipulerà un contratto a tempo indeterminato, non è certamente sufficiente  a garantire il normale funzionamento degli istituti scolastici della penisola. Gli organici sottodimensionati del personale ATA rischiano così  di  mettere  a repentaglio un avvio regolare dell’imminente nuovo anno scolastico visto che gli uffici risultano sempre più intasati di adempimenti, i  collaboratori scolastici sono ridotti all’osso,   tanto da non  garantire in molti casi  un’ adeguata  vigilanza e una dovuta assistenza.
La revisione dei parametri di assegnazione dell’organico ATA non è più rinviabile: tutti possono toccare con mano l’aumento dei carichi di lavoro, il livello di stress presente negli uffici di Segreteria, dove si fa  difficoltà persino ad usufruire del diritto di ferie per poter far fronte alle mille  scadenze imposte dal MIUR, l’impossibilità di procedere alla  sostituzione del personale assente. Questi sono  tutti  problemi che rimangono irrisolti sul tavolo del Ministro che invece si limita a rispondere concedendo  un numero di assunzioni assolutamente insufficiente tanto da far presagire che nelle singole istituzioni si continuerà a spremere i lavoratori chiedendo ulteriori rinunce e costringendo molti operatori a dover fare i  salti mortali per portare a termine anche le attività di routine.
Noi continueremo a batterci  con tutte le nostre forze perché venga ripristinata  la possibilità di convocare supplenti anche per un solo giorno di assenza, per aumentare il numero delle  immissioni in ruolo e per il giusto riconoscimento dell’aumentato impegno del  lavoro scolastico del personale ATA.
La Scuola non può essere trattata in questo modo, la Scuola deve diventare non un luogo di emergenza, ma deve essere la sede più appropriata per favorire sviluppo e formazione.
Basta alla precarietà! Non si può prescindere dalla Scuola!

* Segretario Regionale Uil Scuola Veneto